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Helvia Recina inarrestabile. Settempeda corsara.

Sabato, 25 Ottobre 2014 21:32 Scritto da  Letto 337 volte
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Helvia Recina imprendibile

Sembrano invincibili. La super matricola Helvia Recina è un rullo compressore. Strapazza il malcapitato Pagliare e mette pressione alla Sangiustese. In vetta  ''l’arancia meccanica'' di Villa Potenza ( come ha detto Andrea Scoppa a Tribuna Stadio, intervistando mister Lattanzi)  5°vittoria di fila. Numeri eccellenti per il team di Lattanzi: secondo posto, 21 gol in otto partite (attacco migliore), 8 giocatori a bersaglio e ancora una doppietta dell'under Conforti, 1997  al debutto da titolare. Della serie, quando i giovani contano. Per il Pagliare quinto ko, per la squadra di Poli un periodo nero e la crisi è dietro le porte.

SETTEMPEDA, PRIMA IMPRESA CORSARA

La Settempeda realizza gol e non li subisce. Settimo gol della stagione con la sesta firma dall’inizio del campionato; la difesa più solida,  potendo così vantare la migliore difesa del girone con 2 soli gol subìti ma, soprattutto, firma la prima vittoria in trasferta, infliggendo all’Atletico Piceno il primo stop dopo otto gare. Cosicché l’undici di Giacomo Gentili, al secondo successo consecutivo, risale a grandi falcate la graduatoria. Nota nella nota: a realizzare il gol partita è stato, dopo l’ubriacante serie di dribbling di Emanuel Damian Lazzarini che ha tagliato in due la difesa arancionera come un coltello affetta il tonno nell’olio d’oliva, porgendogli un pallone d’oro, quel Lorenzo Rocci under di lusso che lo scorso anno aveva messo la firma su una delle due perle con le quali la Settempeda aveva abbattuto il Potenza Picena allo Scarfiotti. Insomma, quando realizza il baby, sono successi da griffe d’autore e imprese storiche. La Settempeda, è doveroso ricordarlo, aveva già disposto con largo punteggio dei lamensi un paio di stagioni fa, ma allora i piceni erano già rassegnati al declassamento, stavolta invece la vittoria dei biancorossi è molto utile in chiave risalita a caccia di un posto al sole e per frenare la marcia degli ascolani, riavvicinati a 2 sole lunghezze invece del rassicurante +5 pro padroni di casa da cui si era partiti prima del fischio d’inizio del positivo jesino Santucci. Si parte con i lamensi schierati da Nico Nosdeo con il 3-5-2: il classe ’96 Di Silvestre dirige al centro il pacchetto difensivo, scortato ai lati da Fortunati e Di Antonio. Davanti manovrano l’ex Ascoli La Vista, pretoriano del tecnico ex Monticelli, con il fisicaccio Fusco. A centrocampo le operazioni sono a cura di Biondi. La Settempeda risponde con il 4-3-3 usuale, anche se Gentili deve rinunciare, rispetto al precedente, vittorioso impegno con il Porto Sant’Elpidio, a Lucaroni (intervento di rimozione di verruche) e al fulmine Marasca, leggermente azzoppato. Dentro dall’inizio Riccardo Rocci a centrocampo e Nicolas Capellino. Il gaucho contribuisce a formare il tridente offensivo con Capenti e l’estroso Lazzarini, mentre il pacchetto mediano è diretto dal gladiatore Serangeli, con Riccardo Rocci e Del Medico ai lati. In difesa i baby Paciaroni e Meschini (esperimento ripetuto dell’Abate – visto il look – biancorosso, esterno difensivo invece che alto) sono ai lati dei totemici “due Mattei”, Monteneri e capitan Mulinari. Parte meglio la Settempeda che prova a colpire da calcio piazzato con Lazzarini in un paio di occasioni, con Di Antonio in replica fiacca dal limite al 5’. Al 12’ prima palla gol per la Settempeda che vede protagonista Capellino, il quale si invola sull’out di destra per servire sotto porta Riccardo Rocci, la cui conclusione non centra lo specchio. Al 17’ Capellino si ripete per Lazzarini, arginato in corner. Un minuto dopo Del Medico prova dal limite sugli sviluppi di un angolo, ma il mancino Capriotti blocca. Al 27’ primo “favore” di Monteneri che chiama in causa Caracci con un retropassaggio di testa troppo corto, preda di Fusco. Questi, però, tenta di saltare Caracci con un pallonetto che diventa un passaggio al numero uno settempedano. “Favore “ ricambiato… Al 32’ La Vista prova la conclusione personale dai sedici metri, ma la mira è imprecisa. Nella ripresa di nuovo una buona partenza della Settempeda con un calcio piazzato di Lazzarini, sulla barriera, da posizione decentrata. Tre minuti dopo, però, Fusco trova il pertugio in area e calcia di sinistro. La deviazione involontaria di Monteneri non inganna l’attento Caracci, che si accartoccia sulla sfera. Al 14’ Monteneri prova a sfruttare il sinistro su punizione dalla tre quarti destra, non andando tanto lontano dal secondo palo. Al 19’ Capellino fa vedere cosa significa scendere palla al piede con un coast to coast sulla destra e suggerimento basso in prossimità dell’area piccola dove Lazzarini cerca il gol di tacco destro. Sarebbe stata una rete eccezionale, ma la palla termina sul fondo. Al 22’, su ribaltamento di fronte, La Vista prova a fare tutto da solo ma al momento di tirare scivola, per cui la palla s’impenna. Un minuto dopo Paciaroni salva su Fusco con un gran riflesso aereo. Il match, già infiammato dall’ingenua stilettata tra pubblico ospite e Minollini, che viene spedito negli spogliatoi direttamente dalla panchina dal direttore di gara leoncello, sale notevolmente di tono. Al 25’ secondo intervento duro della giornata da parte di Fortunati che viene allontanato per doppio giallo. In precedenti occasioni la Settempeda non aveva sfruttato l’uomo in più, invece stavolta ci scappa il capolavoro. Lazzarini fa le prove dell’incursione vincente al 33’, con un calcio piazzato respinto con i pugni da Capriotti e svirgolato al momento della coraggiosa botta al volo da Del Medico. Al 36’ l’azione doc. Lazzarini fa il Maradona lungo la fascia sinistra: salta tre avversari, uno dei quali in tunnel, per poi liberare Lorenzo Rocci sul settore opposto. Il baby stoppa e calcia di destro con precisione a fil di palo: la rete si gonfia. Le gole della trentina di tifosi biancorossi al seguito, pure, nell’urlo liberatorio. Settempeda in vantaggio, ma non è finita. L’Atletico cerca di rimediare l’ics attaccando con le residue forze. Al 49’, in occasione di un calcio di punizione di Biondi, anche con l’avanzato Capriotti il quale si coordina ma non riesce a far partire il sinistro in area per l’opposizione dei difensori settempedani. È l’ultimo tentativo. Il triplice fischio fa sorridere la Settempeda. Da Castel di Lama potrebbe avere inizio un nuovo campionato per la truppa di Gentili.

 


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