Bisognerà attendere fino al 3 giugno, data in cui torna a riunirsi il Consiglio Federale, per avere l'ufficialità della promozione del Matelica in Lega Pro.
Un traguardo che giunge dopo un girone di ritorno esaltante, frutto di programmazione, entusiasmo e di un ambiente unito verso un obiettivo comune a partire dai membri dello staff, il preparatore atletico Alberto Virgili, il preparatore dei portieri Fabrizio Nizzi, il team manager Pietro Bartoccetti, il vice presidente Marco Stopponi, il segretario Renzo Falzetti,i dirigenti Giuseppe Campioni, Mauro Santucci, Enrico Marzioli e tutti coloro che settimanalmente hanno prestato il proprio servizio allo stadio per permettere il regolare svolgimento delle gare. Una menzione particolare anche per Roberta Nocelli, direttore generale della società e colonna portante della proprietà.
Come detto una cavalcata con numeri trionfali quella dei biancorossi, che tra i propri numeri annovera anche quello di difesa meno perforata grazie alla "saracinesca" calata dal nazionale lituano Kajus Urbietis.
Il portiere negli ultimi giorni è anche riuscito, dopo il lungo periodo di lokdown, a raggiunger la sua famiglia a Vilnius.
"Davvero per lui è stato un periodo molto difficle - confida Fabrizio Nizzi, preparatore dei portieri del Matelica - Se per tutti stare a casa è stato un sacrificio, per lui lo è stato ancora di più visto che è rimasto confinato a Matelica per due mesi senza la possibilità di potersi ricongiugere alla propria famiglia. Ora finalmente è riuscito a farlo, anche se di positivo c'è stato che attraverso corsi on line è riuscito ad imparare ancora meglio l'italiano". Nizzi confida anche un piccolo retroscena ricordato da Urbietis prima di partire per la Lituania. "Ad inizio stagione sono solito fissare un obiettivo per i portieri, quello di prendere il minor numero di gol possibile.
In questa stagione lo avevamo fissato a 25 e visto che i gol incassati sono stati soltanto 17 la scommessa l'ha vinta lui nonostante sarebbero restate da giocare ancora diverse partite".