Momento magico per la compagine di mister Padalino che si conferma leader indiscusso del raggruppamento H del campionato di Seconda Categoria. Dopo la terza giornata, tolgono momentaneamente il disturbo le ex capoliste Centobuchi, Vigor Folignano e Lama United che pareggiando rispettivamente con i diretti avversari lasciano il Comunanza58 solo soletto sul gradino più alto del podio. Il Comunanza58 visto contro la Pro Calcio Ascoli dell’ex Paoletti che così tornava a sedersi sulla panchina già sua, non ha soddisfatto del tutto i buoni gustai della pelota. Ciò malgrado, sono arrivati i tre punti che vanno a sommarsi ai sei già in incamerati. Detta fra noi, all’atto pratico era quello che contava. Non sempre si possono giocare partite ad altissimo livello. Ora, sul pennone più alto della classifica sventolano i colori giallorossi. I ragazzi sono caricati a pallettoni, al mister il compito di seguirli cercando di far capire loro che esultare sì ma stando con i piedi ben piantati per terra se si vogliono evitare sgradevoli sorprese anche perché il campionato è ancora lungo. Se ne parlerà a primavera. La delusione, invece, è arrivata dalla poca presenza di pubblico, il che deve far riflettere. I giocatori, si sa, hanno bisogno del loro incitamento. Poco pubblico, ma la presenza del Sindaco Alvaro Cesaroni sugli spalti è stata, per il cronista, l’occasione buona per parlare del campo che si presenta non in condizioni di perfetta agibilità e visibilità. “Mi rendo conto delle difficoltà che si presentano allo spettatore di seguire la partita e di accedere in tribuna. Come pure mi rendo conto di quello che c’è da fare. Il grosso problema è che mancano le risorse finanziarie. Al momento, ci possiamo permettere solo di eseguire lavori di ordinaria manutenzione. Le speranze della Giunta sono riposte se ci sarà il giorno in cui potremo avvalerci di finanziamenti che ci permetteranno di eseguire lavori di straordinaria manutenzione. Pensi, abbiamo due campi ma nostro intento è di averne uno che sia uno stadio di fatto”. Così a fine intervista si è espresso il Primo cittadino. Se la speranza è l’ultima a morire, diciamo che se sono rose fioriranno.
(Capasso Giuseppe)