Il Monticelli, salvo e in vacanza dopo l’ultima di campionato con la Sammaurese di mister Protti. Stallone pronto in zona mista: “Fra l’altro, una brutta giornata in un anno ci può stare”. I biancoazzurri, non proprio al top delle loro migliori giornate che hanno deliziato addetti ai lavori, pubblico e i loro supporter, si lasciano alquanto andare e in meno di mezzora i padroni di casa calano il tris, salutano il loro pubblico e si danno appuntamento anche con l’avversario del giorno, al prossimo campionato di serie D 2017-2018 che vedrà le due formazioni ai nastri di partenza. Nessun rimpianto, da parte degli ascolani per i mancati playoff. Per quello che sono stati i risultati arrivati dagli altri campi, per il Monticelli non ci sarebbe stata alcuna possibilità di accedere. Se proprio si vuol cercare il pelo nell’uovo, fa tanto male, invece, la sconfitta per com'è arrivata e maturata sul campo. Tre reti, al passivo, la compagine di mister Stallone non le aveva mai subite e per giunta in un batter d’occhio. Lo ribadirà lo stesso mister per quello che dirà durante l’intervista rilasciata ai media: “Dispiace l’epilogo ma, onestà vuole non posso esimermi dal complimentarmi con tutti i miei ragazzi per quello che hanno dato sul campo in occasione delle trentuno gare - il mister al prologo dell’intervista -. Hanno steccato una sola gara su trentadue, quella di oggi che contava poco agli effetti della classifica finale. Poi, sciorina una serie di ringraziamenti senza tralasciare nessuno. In particolare il presidente Palatroni, i tecnici Terrani, Iachini e le maestranze tutte. Grazie a loro se il Monticelli, formazione di quartiere della città delle Cento Torri, oggi si erge agli onori della cronaca. Monticelli che si accommiata dal suo pubblico con due grandi meriti ottenuti sul campo: salvezza con quattro giornate d’anticipo e playoff mancati per un soffio, ma non per demerito della squadra. Sono, per la società, i due presupposti da cui partire per onorare il campionato Dilettanti 2017-18 che vedrà il Monticelli ai nastri di partenza per il terzo anno di fila. Un esempio da additare ai presidenti spendaccioni o dalle mani bucate di come si può amministrare una società che pur non disponendo e non investendo forti capitali, fa di se un principio fondamentale per gestire al meglio un’azienda: l’uomo giusto al posto giusto o se volete la persona preparata quella che non vende fumo.
(Giuseppe Capasso)