Nel calcio spesso le cronache riportano: partita condizionata da episodio. E’ quanto rivendicano in casa Ciabbino dopo il ko subito in occasione dello spareggio di Loreto, per l’Eccellenza, contro l’Atletico Alma. La concessione del calcio di rigore, 20’ della ripresa, che per l’appunto ha rotto l’equilibrio della gara che fino a quel momento non aveva né sortito né tanto meno creato forti sussulti al pubblico. Rigore che gli ascolani contestavano, ma che solo l’arbitro Bilò, della sezione di Ancona, coadiuvato da due assistenti di linea uno della sezione di San Benedetto del Tronto e l’altro di Ancona, aveva ravvisato. A nulla sono valse le proteste degli ascolani che secondo loro il penalty era stato concesso dall’arbitro con molta magnanimità perchè non esistente. Aloisi, in zona mista, dirà: “Equilibrio spezzato solo da un episodio”.
Mister la designazione della terna arbitrale: “Credo che in questi casi, dove il campanilismo esasperato ha la sua valenza, il designatore dovrebbe essere più accorto nella scelta della terna. Una terna arbitrale che non sia della stessa provincia delle squadre. Anche perché, per ovvi motivi. Una società va incontro a spese di un certo peso per un certo obiettivo che si era prefissato a inizio stagione. Poi succede che un arbitraggio contestabile manda in tilt ogni aspirazione e sacrifici sostenuti dalle società. - Il disappunto del tecnico del Ciabbino che non si rassegna per come maturata la sconfitta di Loreto contro L’Atletico Alma -. Sul successo della squadra avversaria non ho nulla da obiettare - continua Aloisi -. Onore ai vincitori. Successo meritato anche se con la gravante del rigore. L’episodio del penalty, molto dubbio, potrebbe aver dato alla partita una svolta diversa che poi è quella che ci ha penalizzato dopo una stagione d'intenso lavoro “. Conclude Aloisi.
Possibilità di eventuale ripescaggio: “ Noi siamo in stand by. Se ci saranno sviluppi in tal senso che ci vedono premiati, saremmo felicissimi. Seppure dalla porta di servizio ci va bene lo stesso”.
Il futuro di Aloisi: “Intanto pensiamo a smaltire la delusione di cui siamo stati vittime predestinate. Poi, si vedrà. Se ci saranno i presupposti, mi piacerebbe continuare con il Ciabbino. Mi sono trovato bene e quindi perché cambiare”.
(Giuseppe Capasso)