Siamo al commiato ovvero, ai saluti. Antonio Aloisi non è più l’allenatore del Ciabbino, formazione che milita nel campionato di Promozione raggruppamento B, che ha scelto al suo posto Stefano Filippini. Aloisi, dai trascorsi calcistici ben noti agli sportivi ascolani, approda alla guida tecnica della squadra a lavori in corso subentrando alla nona giornata di campionato a Gianni Clerici. Inizio stagione con obiettivo Eccellenza. Poi, strada facendo, qualcosa non è andato per il verso giusto. Finale playoff, sconfitta 4-1 contro l’Atletico Alma e così il sogno promozione rimane solo nelle intenzioni.
Mister, un rapporto che si sarebbe dovuto concludere a lieto fine, almeno nelle intenzioni della società: “ Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco - chiosa Aloisi -. Ci sono stati dei momenti che siamo venuti meno a quelle che erano le nostre attese. Dispiace per la società, per i ragazzi e i supporter. Dirò di più. Non potevamo fare altrimenti anche perché l’Atletico Porto Sant’Elpidio l’ha fatta da padrone, annullando ogni attacco avversario “.
Poteva cambiare qualcosa se fosse arrivato a inizio stagione: “Difficile dirlo. I ragazzi hanno dato, sul campo, il loro meglio. Avevano due avversari da far fronte: il Sant’Elpidio che aveva asfaltato il campionato sin dalla prima giornata e non perdeva colpi e l’avversario di turno da sconfiggere a tutti i costi. Due ostacoli non sempre e non facile da sormontare “-.
Che cosa ha e se ha da rimproverarsi per come sono andate le cose: “ Non ho nulla da rimproverarmi. Ho fatto il mio dovere mettendocela tutta. Sono a posto con la coscienza. Accettai l’incarico sperando di centrare l’obiettivo. Com’è andata è storia di oggi. Peccato, speravamo tanto anche arrivando dalla porta di servizio “.
L’immediato futuro di Antonio Aloisi, allenatore: “ Se allude a possibili contatti con altre società, le dico che in pentola non bolle nulla se non qualcosa di aleatorio. In effetti, nulla di ufficiale. Si vedrà nell’immediato futuro. Una cosa mi preme ribadire: mi dispiace per come sono andate le cose. Pazienza sarà per la prossima volta, anche se stiamo parlando d’investimenti. Non è poca cosa”.
(Giuseppe Capasso)