L’associazione sportiva Belfortese intende chiarire quanto è successo nella partita svoltasi sabato 23 novembre allo stadio “Sticchi” contro l’Elfa Tolentino. Il match, che vedeva scontrarsi due squadre che puntano a far bene nel campionato, è stato condotto da entrambe con il sano agonismo tipico di sfide di questo livello. La società non vuole entrare nel merito delle decisioni arbitrali che hanno portato all’espulsione di ben 4 (più uno dalla panchina) giocatori della Belfortese. Tutte quante sono dovute non a minacce al direttore di gara come si sente dire ma bensì a proteste (dovute ad atteggiamenti poco consoni dell’arbitro come il rispetto degli atleti in campi) o normali scontri di gioco Queste scelte soggettive dell’arbitro, così come altre dubbie decisioni prese durante tutto il corso della gare, sono state accettate dalla società anche se con qualche perplessità. Tuttavia, giocatori e dirigenti (riteniamo anche quelli della squadra di casa) sono rimasti spiazzati da quanto successo al 80esimo minuto. Alla seconda ammonizione del giocatore Jonathan Carradori, l’arbitro ha estratto il cartellino rosso, lasciando la Belfortese in 7. Immediatamente dopo aver annotato l’espulsione sul taccuino, il direttore di gara ha effettuato il triplice fischio, decretando così il termine della partita, sebbene il regolamento riporta che 7 è il numero minimo per poter proseguire. Riteniamo con ogni probabilità che l’arbitro abbia commesso un errore credendo che in 7 non si potesse continuare. A questo episodio non è seguito alcun accerchiamento dell’arbitro e alcuna rissa, come invece riportato dai giornali. Lo stesso Mister Casoni ha esortato i compagni a rientrare velocemente negli spogliatoi, cosa che è avvenuta praticamente nell’immediato, così come potrà essere testimoniato dai tanti presenti. Nell’incredulità generale, al rientro negli spogliatoi, l’arbitro fa presente ai dirigenti di aver espulso Quadraroli nonostante esso non sia sceso in campo e ne tanto meno gli sia stato notificato il rosso, portando così a 5 il numero di espulsi. Successivamente, il direttore ha consegnato ai dirigenti copia della distinta nella quale erano riportati come espulsi Gentiletti, Marani, Jacopo Carradori e Quadraroli e ciò è comprovato da una foto scattata da un dirigente. L’arbitro poi richiama lo stesso dirigente per aggiungere anche l’altro Carradori, evitando di dare alcuna spiegazione sul termine della gara. La società rimane contrariata da quanto successo e da quanto apprende sui giornali dove si paventano aggressioni, risse o mancanza di fair play con il mero scopo di fare notizia o gettare in cattiva luce chi con tanta passione e sacrifici si dedica al calcio. E’ intenzione della società fare riscorso così da esortare la Federazione a fare ammenda sull’accaduto e a far ripetere il match all’insegna della sportività.