Da circa 20 anni, precisamente dalla stagione 2000/2001, è alla guida del Cupramontana Terzo Capogrossi, uno dei più longevi presidente del panorama clacistico marchigiano. Lui, però, considera la società come una famiglia. "Il Cupramontana - le sue parole - è anzitutto una grande famiglia dove non c'è un presidente-padrone, ma tutti i dirigenti sono allo stesso livello. Continuiamo a vivere questa avventura che ogni anno si fa sempre più dura, ma cerchiamo di andare avanti. Il modo di gestire una società di calcio è cambiato nel corso degli anni e le difficoltà che incontriamo sono diverse, soprattutto sul piano giuridico e del reperimento delle risorse economiche. Cerchiamo di aiutarci come possiamo, ma nonostante tutto stiamo crescendo". La società, infatti, ha intrapreso anche la strada del settore giovanile, riuscendo a raggiungere grazie all'opera del responsabile Giuliano Maggi i 120 tesserati, anche se il presidente Capogrossi teme che le tante nuove normative possano allontanare le persone dal calcio. "Cerchiamo di continuare una storia che ci ha visti partecipare molti anni fa anche ai campionati di Eccellenza e Promozione, anche se ritengo che la nostra misura sia il campionato di Prima Categoria, che cercheremo con tutte le nostre forze di mantenere".
Terzo Capogrossi: "La grande famiglia del Cupramontana"
Giovedì, 16 Gennaio 2020 17:14 Scritto da Fabio Ubaldi Letto 1537 volte Clicca per ascolare il testo Terzo Capogrossi: "La grande famiglia del Cupramontana" Da circa 20 anni, precisamente dalla stagione 2000/2001, è alla guida del Cupramontana Terzo Capogrossi, uno dei più longevi presidente del panorama clacistico marchigiano. Lui, però, considera la società come una famiglia. Il Cupramontana - le sue parole - è anzitutto una grande famiglia dove non cè un presidente-padrone, ma tutti i dirigenti sono allo stesso livello. Continuiamo a vivere questa avventura che ogni anno si fa sempre più dura, ma cerchiamo di andare avanti. Il modo di gestire una società di calcio è cambiato nel corso degli anni e le difficoltà che incontriamo sono diverse, soprattutto sul piano giuridico e del reperimento delle risorse economiche. Cerchiamo di aiutarci come possiamo, ma nonostante tutto stiamo crescendo. La società, infatti, ha intrapreso anche la strada del settore giovanile, riuscendo a raggiungere grazie allopera del responsabile Giuliano Maggi i 120 tesserati, anche se il presidente Capogrossi teme che le tante nuove normative possano allontanare le persone dal calcio. Cerchiamo di continuare una storia che ci ha visti partecipare molti anni fa anche ai campionati di Eccellenza e Promozione, anche se ritengo che la nostra misura sia il campionato di Prima Categoria, che cercheremo con tutte le nostre forze di mantenere.Da circa 20 anni, precisamente dalla stagione 2000/2001, è alla guida del Cupramontana Terzo Capogrossi, uno dei più longevi presidente del panorama clacistico marchigiano. Lui, però, considera la società come una famiglia. "Il Cupramontana - le sue parole - è anzitutto una grande famiglia dove non c'è un presidente-padrone, ma tutti i dirigenti sono allo stesso livello. Continuiamo a vivere questa avventura che ogni anno si fa sempre più dura, ma cerchiamo di andare avanti. Il modo di gestire una società di calcio è cambiato nel corso degli anni e le difficoltà che incontriamo sono diverse, soprattutto sul piano giuridico e del reperimento delle risorse economiche. Cerchiamo di aiutarci come possiamo, ma nonostante tutto stiamo crescendo". La società, infatti, ha intrapreso anche la strada del settore giovanile, riuscendo a raggiungere grazie all'opera del responsabile Giuliano Maggi i 120 tesserati, anche se il presidente Capogrossi teme che le tante nuove normative possano allontanare le persone dal calcio. "Cerchiamo di continuare una storia che ci ha visti partecipare molti anni fa anche ai campionati di Eccellenza e Promozione, anche se ritengo che la nostra misura sia il campionato di Prima Categoria, che cercheremo con tutte le nostre forze di mantenere".