La squadra biancorossa del Matelica ritorna a ad allenarsi e al Giovanni Paolo II sarà un sarà di lavoro e smaltimento di panettoni e di festeggiamenti.
Nel frattempo, anche per mister Colavitto è tempo di salutare il 2020, tracciando un bilancio dei mesi appena trascorsi prima di rimmergersi completamente nella seconda parte di stagione.
Un 2020 a due facce: terribile quella sul piano sanitario, sociale ed economico, meravigliosa quella sportiva per il Matelica Calcio.
Tanta paura mista a momenti indimenticabili mister.
Il bilancio dal punto di vista sportivo è sicuramente positivo, ovviamente si può sempre migliorare e cercheremo sin dai prossimi mesi di farlo.
Seppure a livello mondiale sarà ricordato come un anno tragico, nella storia del Matelica il 2020 rimarrà come l’anno della storica promozione in Serie C .
Tra le emozioni più belle nei dodici mesi non posso non citare la vittoria di Trieste: il debutto nei professionisti in un impianto tra i più belli d’Italia contro una squadra blasonata e per di più con una vittoria credo resterà nel nostro cuore per sempre.
Momenti brutti nel vero senso della parola nella stagione calcistica non ci sono stati. C’è stata qualche piccola caduta prontamente superata. Un po’ di preoccupazione l’abbiamo avuta al momento della sospensione del campionato, con lo stop che poteva significare veder vanificata la nostra grande cavalcata per la rincorsa al primo posto. Per fortuna poi è andato tutto per il meglio, ma comunque non sarebbero state cancellate le cose buone che erano state fatte.
Venticinque punti alla sosta natalizia al primo anno di Serie C per i biancorossi: dove c’è ancora da migliorare e di cosa il Matelica può essere orgoglioso?
Da migliorare c’è sempre e ci metteremo subito d’impegno. Ogni volta che si scende in campo si fa con entusiasmo. Senza quella molla per andare avanti emergerebbero i problemi, invece abbiamo approcciato nel modo giusto questa avventura e ne sono orgoglioso. A Fano nel primo tempo la squadra è scesa in campo con 8/11 di ragazzi provenienti dalla Serie D, più un ragazzo proveniente dalla Primavera della Roma, il portiere Cardinali, e due soli elementi con esperienza in categoria, Cason e Balestrero. Comunque tutti hanno ben figurato e dato il 1000%. L’utilizzo di tanti giovani sia per noi che per la Società non può che essere motivo di vanto.
L’intesa con la Società, lo staff e il DS ha fatto sì che si creasse un gruppo di lavoro affiatato e responsabile. E’ questa la marcia in più che ha permesso di togliersi tante soddisfazioni a cavallo delle due stagioni?
Il lavoro di equipe conta tantissima.
Abbiamo la fortuna di essere in una grande Società che non ci fa mancare nulla, che ha collaboratori validissimi e ci gratifica continuamente. Si è creato uno staff affiatato, con una grande complicità.
Questa sinergia ci permette di tirare fuori il meglio da ciascun ragazzo. Colgo l’occasione per spendere due parole sul prof. Alberto Virgili. La Serie C è un campionato veramente probante dal punto di vista fisico-atletico e noi abbiamo ben figurato contro ogni avversario.
Con che spirito tornerete a lavorare?
Dovremo resettare il buon cammino degli scorsi mesi. Al rientro sforzi ed attenzioni vanno moltiplicate. A gennaio inizia un altro campionato. Ci sarà il mercato, tante squadre avranno il coltello tra i denti per salvarsi, altre si rinforzeranno e lotteranno al massimo per provare a salire. Non bisogna pavoneggiarsi o pensare di aver raggiunto qualcosa. Ci aspettano partite difficilissime. Dovremo rientrare umili e concentrati, ricominciando da zero. Come si dice, testa bassa e pedalare.
Un saluto e un augurio a tutti i sostenitori del Matelica
E’ un dispiacere non poter condividere i bei momenti con i nostri tifosi e tutti coloro che ci sostengono. Speriamo quest’anno appena arrivato ci regali altre gioie da poter festeggiare insieme, con la fine della pandemia e magari per il Matelica la soddisfazione di aver ben figurato in questa nuova categoria.