L'allarme Coronavirus rischia di trasformarsi in psicosi anche nel mondo del calcio dilettantistico marchigiano. Dopo i primi giorni di allenamento in vista dell'inizio della stagione, con alcuni contagi che si sono registrati in seno all'Osimana, con la squadra tutta in quarantena, e i due giocatori positivi alla Recanatese sono molti gli addetti ai lavori che si stanno interrogando circa l'opportunità di dare il via ai raduni e alla preparazione. Addirittura si sono registrate anche situazioni di allenatori che, pur confermati, hanno deciso di rinunciare alla panchina propria a causa del timore contagio.
Ultima in ordine di tempo la Maceratese, che avrebbe dovuto dare il via agli allenamenti nella giornata di lunedì, ha deciso di posticipare l'inizio della propria preparazione pre campionato a mercoledì 26 "a scopo prettamente precauzionale - si legge in una nota societaria - alla luce dei huovi casi emersi nelle categorie marchigiane, di fatto andando ad aumentare i livelli di sicurezza già previsti dal protocollo anti contagio redatto dalla Figc".
Addirittura il Portorecanati, che aveva ripreso dopo 5 mesi la propria attività sportiva lo scorso 17 agosto, ha deciso di fermarsi di nuovo, pur in assenza di casi di positività, in attesa che vengano chiarite da parte degli organi federali competenti le modalità più idonee per la continuazione in sicurezza.
Così i protocolli previsti per i dilettanti, di fatto molto stringenti per le società soprattutto minori, diventano oggetto di riflessione da parte dei dirigenti che sollecitano al riguardo un intervento anche del Comitato marchigiano a tutela delle stesse società per permettere una ripartenza in sicurezza dei campionati.