Incontro tra Castelfrettese e Fortitudo Fabriano

CASTELFRETTESE: Cionfrini, Sorana R., Maceratesi (71’ Marini), Amagliani (espulso), Papa, Rinaldi, Bertotto, Quercetti, Gjepali (51' Gasparetti), Principi (85' Anyadiegwul, Lazzarini. All. Bartolini.

FORTITUDO FABRIANO: Giommetti, Ruggeri, Battistoni, Ippolito, Clementi, Bernardi, Carmenati (56' Porcarelli), Guidarelli, Pallotta, Memè, Piccolini (66’ Animobno). All. Ruggeri.

ARBITRO: Ricciardini di sez.Ps

Vi siete mai chiesti cosa significa magia? Un qualcosa di straordinario, fantastico, prodigioso spesso e volentieri associato al bene, al sorriso. E non qualcosa di losco, sporco o tenebroso. Beh questo è in sostanza la definizione data al gesto atletico di Battistoni (meravigliato anche lo stesso Principi autore del tiro) che ha salvato il risultato della Fortitudo Fabriano. Si capisce l’enfasi agonistica, la voglia di vincere a tutti i costi, l’esaltazione dell’agone, ma l’obiettività è ben lontana in certi momenti. E nel calcio (ma in qualsiasi sport) non di certo esiste, solo faziosità. Se da un lato può valere la formula "questa è casa mia e qui comando io", dall'altro risulta totalmente fuori da ogni logica redazionale un tale comportamento. Il realismo è assai lontano dalla fantasia. Comunque continua il buon momento della formazione fabrianese che, dopo le due vittorie casalinghe, conquista un punto sul campo di una Castelfrettese, ostica e ben messa in campo nonostante l’assenza del loro bomber Serrani, che in classifica viaggia dietro alle formazioni inserite nei play-offs.

Raggiunta finalmente una sua identità, la Fortitudo viaggia con il vento in poppa per poter uscire dalla zona play-out e raggiungere una posizione in classifica a lei più consona. Nel primo tempo i cartai reggono bene l’urto dei locali e la partita scorre su il file dell’equilibrio. Un paio di occasioni per parte con Piccolini per i fabrianesi e Lazzarini per i biancorossi. Nel secondo tempo si cambiano, almeno inizialmente, gli equilibri. La Fortitudo spinge e sfiora la rete con Pallotta ma bravo Cionfrini a respingere il diagonale. I locali tentano di sbrogliare la matassa con l’inossidabile Principi e Lazzarini, ben controllati dalla difesa rossoblù.  Al 70’ occasione d’oro sui piedi di Piccolini, ma Confrini si traveste ancora da Superman e salva la propria rete. Appena 5’ minuti e i brividi passano sulle palle di mister Ruggeri. Unica vera occasione per i locali. Gran botta dal limite di Lazzarini che si stampa sul palo, respinta corta della difesa fabrianese e Principi si getta sulla palla. Già esulta, ma Battistoni con un guizzo, degno del piu’ nobile dei felini, si getta sulla traiettoria e respinge la palla con il petto e salva la rete. Fantastico.. Fantastica anche la becera inventiva del cronista. Nessuno si lamenta. L’arbitro era li a due passi. Sulla ripartenza, Porcarelli s’invola verso la porta avversaria. Il difensore Amagliani lo ferma con una dura entrata (evidenti ancora i segni sul ginocchio) e viene espulso come ultimo uomo. Negli ultimi minuti forcing rossoblù, ma il risultato non si sblocca. Un meritato pareggio.

I ragazzi di Ruggeri, anche quando non giungevano i risultati positivi, hanno sempre giocato un buon calcio e quindi adesso oltre ai gol pesantissimi di Guidarelli & CO., sono giunti i punti che fino ad un po' di tempo fa non arrivano. Un buon punto che porta la squadra fabrianese a ridosso della quart'ultima Montemarciano (23 punti) e della quint'ultime Colle 2006 e Falconara entrambe sconfitte da Filottrano e dal Borghetto. A questo punto del campionato i rossoblù hanno tutte le carte in regola per poter uscire dal tunnel di bassa classifica, ma dovranno continuare sulla strada intrapresa e nella prossima giornata (nona) dovrà mettercela tutta per superare di fronte al suo pubblico l'Avis Arcevia che ha pareggiato 2 a 2 contro Le Torri ed è la sesta forza del campionato ed in classifica ha raggiunto quota 35 contro i 22 della Fortitudo. Paul Keskhemeti scriveva.” La resa è un servizio che il vinto rende al vincitore. Nella vita, invece, non bisogna arrendersi mai”. Ed i ragazzi di mister Ruggeri lo sanno far bene.

Antonello Baroni