Incontro tra Atletico Offagna e Ankon Dorica

ATLETICO OFFAGNA: Petrini, Fusco, Pizzuto; Camilletti, Costarelli, Coppari; Gatto, Manzotti(76’Maggi), Portaleone, Maiorano, Ausili(69’Cardinali). 12 Martini 13 Marzocchi 14 Balzani 16 Mammoli 18 Franchini All. Paoloni

ANKON DORICA: Sampaolo, Mazzieri(51’Manzoni), Carloni; Pennacchioni(72’Leigh), Morici(79’Nicoletti), Frulla; Galeazzi, Troncon, Pavoni, Surdo, Giammarchi. 12 Pierpaoli 13 Bernardini 15 Massacesi 16 Palumbo All. Compagnucci

ARBITRO: Vincenzetti di Macerata, voto: 5,5 ( ammonisce esageratamente alcuni di quelli di casa e soprattuttissimo propizia in pratica il gol ospite perché assegna una punizione agli ospiti dopo un fallo di Camilletti precedentemente sgambettato dall’avversario)

RETI: 54’ Ausili(AT); 84’Nicoletti(AN)

NOTE: giornata nuvolosa, spettatori 50 circa.

Recupero: p.t. 2’ s.t. 4’

AMMONITI: Pizzuto, Camilletti, Manzotti, Portaloene, Maggi e Maiorano(AT); Troncon e Manzoni(AN)

OCCASIONI DA RETE: Atletico Offagna 2 ( 0 nello specchio)

Ankon Dorica 6 ( 3 nello specchio)

Primo tempo 1-4 Secondo tempo 1-2

OFFAGNA(AN)- Si rammaricano in due alla fine di questa gara piena zeppa di ex( 4 nell’Atletico e 3 nell’Ankon): i padroni di casa per essere stati raggiunti alla fine e gli ospiti per non aver concretizzato tante belle occasioni.

L’Atletico è squadra ancora acerba, che ha cambiato tanto e che ancora non trova i meccanismi giusti per graffiare; l’Ankon si dimostra buona squadra con meriti ingigantiti dai problemi degli offagnesi.

Il super ex di turno, il mister ospite Compagnucci( 6 stagioni sulla panchina dell’Atletico), schiera la sua squadra con la difesa ad uomo e comunque col modulo 3-4-1-2: opta ancora per il modulo formato trasferta e quindi davanti a Sampaolo troviamo il libero Frulla ed i marcatori Mazzieri(francobolla Portaleone) e Carloni(su Maiorano); a centrocampo gioca a zona con, da destra a sinistra, Morici, Troncon(discreti i suoi assist grazie alla troppa libertà concessagli), Surdo e Pennacchioni(che è sempre pericoloso sulla sua fascia che invertirà nella ripresa); dietro le punte ecco la mossa Pavoni che cerca di smarcarsi sempre e di rifinire in velocità i passaggi in avanti per gli attaccanti Giammarchi(che non punge mai) e Galeazzi(18enne sgusciante a volte fermato con le cattive).

Gli ospiti non possono disporre del mediano Pollini, del terzino titolare Caimmi e dell’ala Mazzanti.

L’Atletico tenta la mossa di Ausili ala sinistra che alla fine frutta una bella rete e deve rinunciare allo squalificato Carnevali ed all’indisponibile Spinsanti più le scelte tecniche.

La partita inizia con belle trame in velocità che lascerebbero presagire una bella partita dei padroni di casa ma non sarà così.

Il fuoco di fiamma dell’Atletico dura poco non tanto per le marcature a uomo dell’Ankon che sono esagerate, ma perché i due attaccanti di casa non riescono ad essere imbeccati bene dai centrocampisti e quindi fanno molta difficoltà a rendersi pericolosi.

Il centrocampo di casa deve guardarsi dal continuo arretrare di Pavoni che in pratica raddoppia la già ovvia superiorità numerica degli ospiti in quel settore e Manzotti e Costarelli sono un poco presi nel mezzo( quest’ultimo non si dimostra nemmeno nella sua giornata migliore).

Così il primo pericolo lo crea l’Ankon al 19’ con Pennacchioni che, su assist di Giammarchi dalla destra, tira a botta sicura ma il suo destro è intercettato e deviato dal bel rientro in diagonale di Gatto.

Solo al 38’ l’Atletico sfiora la rete: Pizzuto tira bene dal limite sul secondo palo ma Maiorano non ci arriva in scivolata per un soffio e la palla va sul fondo.

Dal 41’ al 44’ l’Ankon poi spinge a più non posso e l’Atletico barcolla: Troncon crossa, lasciato libero, dalla destra e Galeazzi riceve e tira ma Petrini devia in angolo.

Dall’angolo sinistro( come sempre) batte Morici sul secondo palo dove è ancora libero Troncon che crossa sotto la traversa ma un difensore riesce ad anticipare l’avversario ospite.

Infine Pavoni riceve sulla trequarti: scambio veloce con Galeazzi che lancia in area Pennacchioni di prima ma il numero 4, solo davanti a Petrini, calcia un diagonale che si perde alto sopra l’incrocio opposto divorandosi una rete fatta.

Nella ripresa la mossa di spostare Pennacchioni all’ala destra non produce frutti( anche Gatto cambia infatti la sua fascia annullando le speranze del mister ospite), anzi passa in vantaggio l’Atletico al 54’: Ausili riceve palla sulla fascia sinistra, si accentra un poco e lascia partire un missile da 30 metri che si insacca sotto la traversa beffando Sampaolo forse troppo fuori dai pali.

Pavoni sfiora poi in vantaggio al 59’ quando dal fondo riesce ad accentrarsi al limite dell’area e lascia partire un sinistro che andrebbe ad infilarsi proprio all’incrocio dei pali ma Petrini vola e salva la sua porta.

Nonostante l’ingresso di Cardinali che da più vivacità all’attacco, la manovra offensiva dell’Atletico non trova sbocchi e l’Ankon pareggia nel modo più inaspettato viste le azioni precedenti: all’84’ un lancione da centrocampo verso la fascia sinistra vede Camilletti in vantaggio e sgambettato dall’avversario che gli fa perdere l’equilibrio e lo supera; Camilletti a questo punto è costretto a rincorrerlo e a far fallo ma l’arbitro avrebbe dovuto fischiare il primo fallo sul difensore dell’Atletico.

L’ingiusta punizione contro l’Atletico è battuta dalla fascia nell’area piccola da Surdo: nella mischia devia Nicoletti di quel tanto per battere Petrini e pareggiare.

Il veloce ragazzo di colore Leigh(schierato all’ala destra) all’87’ riesce ad andare sul fondo e crossare bene sotto porta per Giammarchi che cicca la ghiotta occasione per raddoppiare.

Gatto al 91’ ha poi l’ultima occasione della partita ma il suo sinistro dal limite è troppo forte: invece di piazzare il tiro l’ala di casa calcia male e la palla sorpassa la traversa.

L’Ankon ottiene un meritato pareggio anche se le sarebbe potuto andare anche meglio, dimostrando che la mossa di Pavoni dietro le punte è riuscita a creare problemi all’Atletico;

l’Atletico dovrà riuscire a sistemare meglio i meccanismi di centrocampo che non sono riusciti a creare assist preziosi per la fase di attacco.

Dopo la terza giornata ci sono ampi margini di miglioramento.