Incontro tra Nuova Sirolese e Atletico Offagna

SIROLESE: Luna, Boccanera, Agosto; Macrolei(77’Bezzeccheri), Rivellini, Visciano; Brandoni, Scocchera, Beccerica(62’Babini), Pesaresi(85’Barabani), Stagnari 12 Nicolini 13 Canuti 14 Alfieri 16 Tricarico All. Scaringi

ATLETICO OFFAGNA: Petrini, Camilletti, Mammoli; Maggi, Costarelli(80’Carnevali), Marzocchi; Gatto, Manzotti(30’Ndiaye), Portaleone, Maiorano, Fusco(46’Coppari) 12 Niccolaini 13 Pizzuto 14 Franchini 15 Balzani All.Mazzieri

ARBITRO: Breci di Ancona, voto: 5( sorvola su almeno due rigori che pesano come macigni sulla sua direzione quando, in fin dei conti, ha sbagliato solo alcune decisioni in occasione di falli mal interpretati)

RETI: 52’ Camilletti(A) autorete; 71’Camilletti(A)

NOTE: spettatori 50 circa, giornata soleggiata.

Recupero: primo tempo 4’; secondo tempo 5’

AMMONITI: Visciano e Babini(S); Mammoli, Marzocchi, Fusco, Portaleone, Gatto, Costarelli e Camilletti(A)

ESPULSO: Pesaresi(S) all’88’ dalla panchina per intemperanze.

OCCASIONI DA RETE: Sirolese 4 (2 nello specchio di cui 1 rigore )

Atletico Offagna 5 ( 2 nello specchio con 1 palo)

Primo tempo 2-1; Secondo tempo 3-4

SIROLO(AN)- Potevano vincere tutte e due lo scontro diretto in chiave salvezza ed invece alla fine si fa sempre più minaccioso lo spettro di uno spareggio tra le stesse.

Partita via via più vibrante quella disputata sul terreno erboso del Coppo e che, alla fine, sorride certamente di più all’Atletico (che ha sfiorato anche la vittoria nel finale) e che mantiene inalterate le distanze in classifica con l’avversaria odierna.

I ragazzi di mister Mazzieri hanno finalmente mantenuto la lucidità che si richiede in partite del genere e i risultati si sono visti.

La Sirolese di mister Scaringi si schiera col 4-3-2-1 che vede, davanti a Luna, da destra a sinistra, in difesa Boccanera, Rivellini, Visciano ed Agosto; a centrocampo Stagnari, Scocchera e Macrolei; in avanti Beccerica e Brandoni con l’esperto Pesaresi in supporto due passi dietro.

L’Atletico deve rinunciare ad Ausili, Martini e Paoloni.

Al via è subito fuga al 1’ di Beccerica sulla fascia destra con conseguente traversone che attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessuno riesca ad intervenire per deviare a rete.

La Sirolese tenta subito lo sprint ma senza scoprisi troppo e l’Atletico attendista si difende bene.

Brandoni è un pericolo lungo tutto il fronte sinistro dell’attacco ed al 7’ penetra in area affrontato da Camilletti che lo stende ma l’arbitro lascia proseguire.

Al 17’ poi, la palla gol più clamorosa per la Sirolese con Brandoni che, giratosi in area dopo un bel cross dalla destra, lascia partire un tiro all’incrocio dei pali sinistro che Petrini vola spettacolarmente a deviare in angolo.

La fiammata dei padroni di casa però si ferma qui e l’Atletico guadagna più spazi anche se ha la pecca di sbagliare troppi passaggi così che, per vedere un pericolo dalle parti di Luna, bisogna aspettare il 37’ quando Portaleone lascia partire dal limite un secco tiro che finirebbe in porta se Boccanera non lo deviasse all’ultimo in calcio d’angolo.

I biancoazzurri, costretti a sostituire Manzotti e Fusco, dimostrano comunque un buon ordine in difesa e la Sirolese si rende pericolosa solo con un calcio piazzato di Pesaresi che sibila a fil di palo al 48’.

Ma l’Atletico perde il pelo ma non il vizio così al 52’ Agosto è lasciato libero di avanzare dalla difesa, accentrarsi al limite dell’area ed effettuare un passaggio filtrante per Beccerica il quale effettua un traversone davanti alla porta e Camilletti, nel tentativo di spazzare, colpisce male la palla spedendola nella sua rete confezionando così, il più classico degli autogol.

Fortunatamente l’Atletico non si scompone ed anzi, reagisce: al 58’ la punizione dal limite di Portaleone si abbassa all’improvviso e sfiora il montante della porta di Luna uscendo di pochissimo.

Lo stesso Portaleone potrebbe guadagnarsi un rigore al 64’ quando, nel tentativo di controllo aereo della sfera, viene affossato da Rivellini con un braccio ma anche qui l’arbitro lascia correre.

La Sirolese non riesce più a rendersi pericolosa e l’Atletico continua generosamente a spingere fino a che non giunge, meritato, il pareggio al 71’ con Camilletti che si riscatta colpendo di testa la sfera che si insacca alle spalle di Luna e ricevendo l’assist da una punizione dalla tre quarti di Maggi.

La Sirolese tenta di attaccare con l’ingresso del bravo Babini ma in contropiede rischia la beffa al 79’ quando Portaleone fugge verso la porta di Luna e, entrato in area, viene atterrato da dietro ma l’arbitro ancora una volta non concede un rigore che stavolta appare nettissimo.

La legge del calcio punisce quindi i biancoazzurri dopo appena un minuto con Maiorano che atterra nettamente, sul vertice destro dell’area, il terzino Boccanera.

Dopo tanti rigori negati stavolta il Signor Breci concede quello del possibile 2-1 alla Sirolese ma Petrini riesce a deviare il tiro di bomber Pesaresi ed a salvare la sua rete da quella che sarebbe stata una immeritata sconfitta.

Nel finale, con le squadre innervosite dalla preziosa posta in palio, è l’Atletico a sfiorare due volte la rete della vittoria.

All’83’ Ndiaye effettua un preciso passaggio allo smarcato Mammoli che entra in area e lascia partire un bel tiro diagonale che si infrange sul palo interno alla destra di Luna con nessuno abile a fiondarsi sulla beffarda ribattuta; mentre al 92’ Maiorano scatta a centrocampo, imbecca la fuga di Portaleone che, arrivato al limite, preferisce cercare ancora Maiorano invece che tentare il tiro ma la sfera viene intercettata e quindi spazzata dalla rientrante difesa di casa.

Al termine rammarico da ambo le parti con lo spettro di un probabile ulteriore scontro di spareggio tra le due: la Sirolese ha dimostrato di essere squadra volitiva e pericolosa se lasciata giocare, l’Atletico ha fatto un ulteriore passo in avanti dal punto di vista della freddezza e del carattere anche se, dopo tutte le sciocchezze commesse nel campionato, dovrà sforzarsi di mantenere altissima la concentrazione che è giocoforza indispensabile per poter sperare.