Incontro tra Centobuchi 1972 e S. Maria Truentina

Centobuchi 1972 : De Benedittis, Straccia Luca (1’s.t. Leoni), De Cesari, Almonti, Faini, Mozzoni

(20’s.t. Travaglini), Corsi, Bruni (14’s.t. Ferraro), Pica, Coccia, Rossi. –

All. De Amicis Massimo

Santa Maria Truentina: Cipollaro, Tacconi, Romagna, Mollica, Pelitti, Marini, Tamburri, Urriani

(27’s.t. Senghor), Vagnoni (20’s.t. Cori), Tempèra, Pacioni. –

All. Vallorani Sandro

Arbitro: Ameli di Ascoli Piceno.

Risultato 2 – 1: reti 7’p.t. Urriani (S.M.), 34’s.t. Coccia (C.), 46’s.t. Faini (C.).

Centobuchi – Il Centobuchi va in svantaggio dopo appena 7’, sciupa tanto nel primo tempo

durante il quale, seppur con un possesso di palla superiore all’avversario, è apparso un po’ stanco e

senza determinazione, complice anche un campo pesante per le piogge di quest’ultimi giorni. Poi

riesce a ribaltare il risultato a proprio favore nell’ultimo quarto d’ora di gioco conservando il

distacco dalla terza in classifica che gli permette ancora di essere in corsa per i play-off.

Per i lamensi il fatto di essere passati subito in vantaggio gli facilita la gestione della gara,

disputano una gara molto attenta, dimostrandosi bravi nel contrastare il gioco degli avversari a

centrocampo e a chiudere bene gli spazi nel reparto difensivo complicando il compito degli

attaccanti biancocelesti.

La svolta della gara poco dopo la mezz’ora della ripresa, rigore per il Centobuchi, batte Pica

Cipollaro respinge e poi Coccia insacca sulla seconda respinta. Nei minuti di recupero ci pensa

Faini a riportare i locali in vantaggio e a far svanire al Santa Maria la possibilità della salvezza

anticipata.

Il gol del Santa Maria arriva quasi a freddo, Pacioni supera la linea difensiva tira e colpisce il

palo, Urriani e il più veloce ad arrivare sul rimbalzo e mette in rete. La reazione del Centobuchi

manca di convinzione e determinatezza, al quarto d’ora Coccia protegge una palla in area ma non

riesce a posizionarsi per il tiro, subito dopo è Cipollaro a mettersi in mostra deviando un bel tiro di

Pica. Gli ospiti, favoriti anche dall’inaspettato vantaggio, gestiscono con tranquillità la gara

cercando di pungere con le ripartenze, al 26’ con Tamburri che sbaglia abbondantemente il

bersaglio seppur in buona posizione, al 31’ quando Straccia pasticcia un po’ in area, poi recupera su

Urriani in extremis facendo anche gridare al rigore per il suo intervento risultato netto sulla palla e

ancora al 35’ quando è bravo De Benedittis a deviare in angolo un tiro teso di Pacioni dal limite.

Il primo tempo si chiude con Pica che manca una grande occasione per riportare in parità il

punteggio quando, su un calcio d’angolo Cipollaro esce a vuoto, mette da breve distanza alto sopra

la traversa.

Nella ripresa mister De Amicis apporta qualche correzione allo schieramento della squadra e

il Centobuchi sembra beneficiare soprattutto dell’inserimento di Leoni che riesce a dare più vivacità

a centrocampo, nonostante tutto però gli ospiti non si fanno intimorire e ad un primo attacco di

Coccia, sul quale Cipollaro è costretto a deviare, rispondono con Vagnoni al 60’ costringendo alla

deviazione in angolo anche De Benedittis, e così a fasi alterne fino ad arrivare all’episodio della

concessione del rigore, al 77’ quando Rossi, in procinto di tirare, viene spintonato in area e l’arbitro

indica senza esitazione il dischetto, a differenza di un precedente episodio accaduto al 68’ quando

sorvola su un atterramento in area di Coccia. Il rigore battuto da Pica viene intercettato da Cipollaro

che respinge, poi Coccia riesce a segnare sulla seconda respinta del portiere.

Raggiunto il pareggio i biancocelesti si protendono in avanti alla ricerca del vantaggio, al 87’

una bella triangolazione fra Pica Ferraro e Rossi finisce nelle mani del portiere, al 91’ gli ospiti

approfittano dello sbilanciamento in avanti del Centobuchi si portano in avanti con Alessandrini sul

quale, ormai lanciato a rete, recupera miracolosamente Travaglini e sul capovolgimento di fronte

arriva la tanto sofferta vittoria ad opera di Faini.

G. Stasolla