L’emanazione da parte del Comitato Figc Marche del calendario relativo agli ottavi di finale della coppa Italia di Eccellenza ripropone l’interrogativo delle sorti della Maceratese, considerato che l’organico del massimo campionato regionale è stato oramai fissato a 16 squadre. Dunque la Macerata biancorossa resterà al palo nella stagione ormai alle porte? Sembrerebbe proprio così nonostante i diversi tentativi che si sono susseguiti nell’ultimo mese con l’interessamento non solo del sindaco Romano Carancini, che aveva a lungo caldeggiato l’ipotesi della Serie D, ma anche di altri esponenti politici di primo piano. Addirittura sembrava essere vicina al punto di arrivo la cordata che aveva visto l’interessamento dell’imprenditore lombardo Ruggeri e di Maurizio Mosca insieme ad altri imprenditori del territorio, ma anche detta trattativa si era arenata. Quale, dunque, la reale situazione? Le carte parlano dell’esistenza di una sola società affiliata alla Figc, la S.S. Maceratese 1922 del patron Crucianelli che, persa la Lega Pro, avrebbe visto “congelare” la propria matricola in attesa di ricollocazione in un altro campionato, fermo restando il saldo degli eventuali debiti federali. Patata bollente ancora nelle mani della Federazione centrale? Di certo il Comitato Marche vive momenti di attesa visto che è pendente anche il ricorso della Civitanovese che si è appellata al Collegio di Garanzia del Coni per poter essere iscritta almeno al campionato di Promozione. Nel frattempo continuano febbrili le trattative per dare un futuro alla Maceratese. Sembra che nelle ultime ore si stia tentando la strada di iscrivere la Rata in Seconda Categoria anche se potrebbero aprirsi spiragli per la partecipazione al torneo di Prima Categoria. Ipotesi questa di indubbio fascino visto che, sia pure in una categoria “inferiore”, tornerebbe il derbyssimo con la Civitanovese.