Quo vadis Monticelli? Con tanta buona volontà; con tanto cuore; con tanto amore per i propri colori e purtroppo, con poco gioco, non si va molto lontano. Non bastano. Serve ben altro e così è arrivata la decima sconfitta della stagione che pesa come un macigno. Questo è quanto si è visto proporre, sul campo, dagli undici di mister Domenico Stallone nel derby con la Fermana del coach Flavio Destro al suo debutto sulla panchina ospite. Destro era subentrato, in settimana, a Osvaldo Iaconi con l’intento di dare uno scossone a tutto l’ambiente perchè in seno alla squadra qualcosa non girava per il verso giusto. A fine gara hanno avuto ragione lui e i suoi ragazzi che giocando una gara di alto lignaggio fatta di possesso, di cinismo e velocità e perché no con l’involontaria complicità dei padroni di casa incappati in una giornata poco felice, hanno fatto propria l’intera posta in palio. Non era il Monticelli, sette bellezze, visto in altre occasioni che deliziava, con il suo gioco, pubblico, addetti ai lavori e critici. Destro, alla vigilia del match era stato quanto mai esplicito: “I miei giocatori dovranno finire la partita cotti, lottando da squadra. Chi gioca da singolo sarà fuori”. L’ammonimento è stato recepito dai suoi giocatori e alla fine hanno potuto festeggiare un eclatante 3-0 che li spinge verso centro classifica, mentre la compagine di casa staziona verso la zona bassa. Di fronte ad un avversario che per la circostanza si è mostrato più agguerrito, il Monticelli nulla ha potuto se non cercare di limitare i danni. Come ricordato la Fermana, abbatte i biancoazzurri grazie alle reti di Urbinati, Cremona e Peronullo e si porta così verso centro classifica del Campionato di serie D. Il Monticelli, invece, si lecca le ferite dopo una prestazione decisamente sotto tono. Domanda: troppo forte la squadra di Destro o giornata no per la compagine di Stallone? Ai diretti interessati l’ardua sentenza.
(Giuseppe Capasso)