“Non dobbiamo guardare la classifica, ma rimanere con i piedi per terra e pensare una partita alla volta. Alla fine tireremo le somme senza farci distrarre da una graduatoria che in questo momento ci sta sorridendo” – è il pensiero dell’under Andrea Gallo che nelle 25 presenze con la maglia della Recanatese si è fatto assai apprezzare per le sue doti di grinta e generosità, una giocatore che non solo rincorre l’avversario recuperando spesso il possesso della palla, ma che si distingue anche in fase propositiva. Gallo è un classe ’97 nato a Torre Annunziata (NA), all'età di quattordici anni si trasferisce Toscana e dopo tre anni con le giovanili del Siena ed uno con la primavera dell’Empoli, approda per la prima volta in serie D. Al giovane giallorosso abbiamo chiesto come sia stato l’impatto con la categoria: “Quando giochi nelle giovanili i tuoi compagni di squadra sono tuoi coetanei, mentre quest’anno sono tutti più grandi di me, inevitabilmente hai molto rispetto dei tuoi compagni, specialmente di quelli più esperti e le regole da seguire sono più ferree rispetto ad un contesto giovanile. Sotto l’aspetto agonistico è un torneo molto difficile, i giocatori vivono soprattutto di calcio e questo porta ad un maggior orientamento al risultato rispetto ad una torneo giovanile. Sono contendo di essere capitato in un girone considerato tra i più difficili, è molto importante per la formazione di un giovane calciatore come me. La prima parte del campionato, in cui i risultati stentavano ad arrivare, mi è servito come esperienza, perché credo che solo vivendo direttamente certe situazioni riesci a crescere ed è stato bello riemergere da quella situazione. Come? Diciamo che nella prima parte non siamo stati baciati dalla buona sorte a causa di alcuni infortuni importanti, poi con l’arrivo di Mecomonaco e con i nuovi innesti la squadra ha invertito la rotta. Il mister è bravissimo a far emergere il meglio da ognuno di noi, anche da chi la domenica ha meno spazio, è molto esigente e così sono arrivati risultati che hanno aumentato la consapevolezza nei nostri mezzi. Aggiungo che una realtà come la Recanatese è l’ideale per un giovane, non ti fa mancare nulla, inoltre Recanati è una bellissima città, insomma non potevo aspettarmi di meglio”. Domenica la Recanatese è attesa da una trasferta che si prospetta molto ardua. La Jesina, che insegue la Recanatese ad una sola lunghezza, è la squadra che insieme al Fano ha totalizzato più punti in casa (31), facendo meglio addirittura della Samb che sta dominando il girone F, ma che tra le mura amiche ha collezionato un punto in meno dei leoncelli e del Fano.” Affrontiamo una squadra che sa difendersi bene e che in ripartenza può far male, inoltre potranno contare sul calore dei propri tifosi e sul fattore campo dove hanno conquistato la maggioranza dei punti che hanno in classifica”.