La lunga attesa sta per finire. E', infatti, imminente la pubblicazione da parte del Comitato Figc Marche dei gironi relativi ai campionati di Promozione, Prima e Seconda Categoria, momento nel quale il "pallone" inizierà ad uscire dagli spogliatoi mettendo fine alle innumerevoli discussioni che hanno caratterizzato questo lungo periodo. Per lungo tempo silente, l'Aiac Marche, l'associazione degli allenatori, fa ora sentire la propria voce.
"L'Aiac non è stata silente - precisa il presidente Angelo Ortolani - La nostra associazione ha voluto soltanto mantenere le proprie sfere di competenza perchè, in momenti di confusione, è opportuno che ognuno mantenga le proprie competenze. In questo periodo abbiamo portato a termine il corso allenatori Uefa C, che si è svolto on line, chiedendo anche il rinvio, per mancanza di strutture idonee, del corso licenza D che, secondo i regolamenti, deve essere tenuto in presenza. Corso che, poi, è statto riassegnato al Comitato Regionale e dovrebbe iniziare il prossimo lunedì. Tutto ciò per dire che i nostri associati non sono stati abbandonati".
Chiarisce anche il presidente Ortolani il comportamento tenuto durante questo periodo caratterizzato da molta incertezza. "Come associazione - continua - ci siamo interfacciati con tutti gli addetti ai lavori cercando di dare le migliori risposte o indicazioni. Certamente non eravamo noi a poter intervenire sui protocolli, competenza di un'apposita Commissione Tecnico-Scientifica. Ritengo anche che le scelte fatte dal Comitato Figc Marche siano state tutte giuste, a partire dalla riduzione degli organici dei campionati, lasciando inalterata l'Eccellenza che ha uno sbocco nazionale. Dalla Promozione in giù, invece, l'attività si svolge in esclusivamente in ambito territoriale per cui la scelta di ridurre i numeri mi sembra sia stata saggia. Bisogna, infatti, ricordare che fino al 15 ottobre è in vigore il DPCM del premier Conte e solo dopo tale data sapremo quanto si potrà fare nell'ambito della vita quotidiana di tutti noi. Preciso ancora che sui presidenti di società non grava nessuna responsabilità, ma solo l'obbligo di indicare un dirigente che vigili sull'esatta applicazione dei protocolli all'interno del perimetro dell'impianto".
Diversi, comunque, i tecnici che lamentano la grande difficoltà incontrata nel programmare una stagione in assenza di date certe. "Capisco le difficoltà, le stesse che incontro da allenatore, ma è giusto che ognuno faccia le proprie scelte in merito all'organizzazione della preparazione e degli allenamenti. Un disagio che tutti stiamo incontrando e che, gioco forza, coinvolge anche gli accordi che le società hanno preso con i singoli giocatori".