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Matelica: “L’impegno a volte non basta”

Lunedì, 16 Novembre 2020 07:57 Scritto da  Letto 476 volte
  Clicca per ascolare il testo Matelica: “L’impegno a volte non basta” 15 Novembre 2020, la puntata numero 11 del “Romanzo I Biancorossi in serie C” certifica che l’impegno che si mette in campo a volte non basta per avere un risultato positivo, l’esame di laurea allo stadio Euganeo, professore il Padova di mister Mandorlini, non va bene per i Biancorossi del Matelica, alla fine della contesa il tabellino recita un 3 a 0 che per chi non ha visto l’intero sviluppo della partita da un’idea di disfatta non veritiera per quello che realmente il campo ha detto nei 95 minuti . Eppure i ragazzi di mister Colavitto forti nel morale per le due vittorie consecutive in campionato, partivano a testa alta fiduciosi che quanto fatto in allenamento poteva dimostrare anche di fronte al Padova, squadra non dimentichiamo costruita per vincere il campionato, che il Matelica in serie C può competere con tutti anche con squadre blasonate come i biancoscudati veneti. Il Padova non è il Legnago e si vede dal gioco che subito inizia a macinare in campo, Mandorlini, il mister con trascorsi in serie A nell’Inter ma anche in altre squadre, sa che le partite si vincono in mezzo al campo e schiera un 3 – 5 –2 molto solido forte anche delle due punte Nicastro e Bifulco sicuramente di categoria superiore ed entrambi in gol tanto per certificare la loro propensione al gol. Dispiace solo costatare che entrambi i loro due gol potevano essere evitati con un po di attenzione in più.  il primo,  quello che ha spianato la strada alla vittoria del Padova, con questa vittoria ora capolista del girone B della serie C, arriva dopo appena nove minuti giocati, da un lancio dalla trequarti che coglie totalmente impreparata la difesa del Matelica, Nicastro ai margini dell’area di porta si trova solo soletto e non gli par vero di appoggiare facile facile di testa alle spalle di Martorel. Il Padova marpione cerca di sfruttare il momento psicologico favorevole e Jelenic in piena area al minuto 13 cerca il tap – in vincente, ma capitan De Santis chiude il pertugio con una grande chiusura difensiva. Al minuto 16 Balestrero l’uomo della provvidenza in tante occasioni precedenti fallisce il gol dopo un azione da applausi, Volpicelli opera un break sull’uscita della difesa Patavina, situazioni critiche per i difendenti presi in contropiede imprevisto, il bravissimo attaccante napoletano serve in area Vito Leonetti, che con un tocco di classe sopraffina scarta un cioccolatino all’accorrente centrocampista genovese, il tiro di quest’ultimo è ben indirizzato, ma il piattone risulta troppo aperto, l’unico risultato è solo un brivido sulla schiena di Vannucchi estremo biancoscudato. La solita legge non scritta è una sentenza anche questa volta “gol fallito, gol subito” corre il minuto 20, in area l’altro castigamatti Bifulco stoppa, si porta la palla sul destro malefico e la susseguente rasoiata svernicia il palo interno alla sinistra di Martorel che coperto perde un millesimo di secondo nel tuffo e vede la sfera beffarda che gonfia la rete alle sue spalle, 2 a 0 e Padova sereno e satollo dopo appena venti minuti. Al minuto 24 sempre Jelenic vuole fare il maramaldo con un gran botta si pregusta gol e cognome sul tabellino, Martorel si riscatta e fa un grande intervento. Minuto 27 Leonetti cerca il suo primo gol, l’amico Lorenzo Bordo lo innesca bene, ma la bomba esce oltre la trasversale. L’occasione più bella capita al minuto 37 a Volpicelli che di solito dal limite la mette dentro questa volta Vannucchi si salva ancora vedendo la folgore uscire alla sua sinistra di qualche centimetro. Il gol avrebbe riaperto la gara, ma il tempo finisce e si va negli spogliatoi, Padova molto contento perché ha raccolto il massimo con il minimo sforzo. Il Matelica ritorna in campo deciso a spaventare un po il blasonato avversario e dal 4 minuto al 9 ha ben tre occasioni per accorciare sempre Bordo la mente e Leonetti il braccio, ma Vannucchi di riffa o di raffa riesce nel suo personale clean – sheet, letteralmente lenzuola pulite, saranno pure pulite ma qui non conta solo la bravura. La soddisfazione di mister Colavitto anche se minima vede che Mandorlini si spaventa del suo Matelica arrembante e lo costringe a cambiare modulo lo spavaldo modulo iniziale come detto 3-5-2 diventa un più rispettoso ed umile 5-3-2, abbassa gli esterni e blinda il 2 a 0 che diventa al minuto 40 un 3 a 0 in contropiede! Il gol di Buglio mette definitivamente in ghiaccio la partita. La sensazione è che se i ragazzi biancorossi non regalavano i primi sciagurati 20 minuti agli avversari avremmo raccontato l’ennesima impresa della matricola terribile, se vorrà restare tale deve iniziare a capire che in C ogni distrazione risulta fatale sul risultato finale a volte il solo grande lodevole impegno non basta! (Maurizio Fontenova)
Matelica: “L’impegno a volte non basta”

 

15 Novembre 2020, la puntata numero 11 del “Romanzo I Biancorossi in serie C” certifica che l’impegno che si mette in campo a volte non basta per avere un risultato positivo, l’esame di laurea allo stadio Euganeo, professore il Padova di mister Mandorlini, non va bene per i Biancorossi del Matelica, alla fine della contesa il tabellino recita un 3 a 0 che per chi non ha visto l’intero sviluppo della partita da un’idea di disfatta non veritiera per quello che realmente il campo ha detto nei 95 minuti .

Eppure i ragazzi di mister Colavitto forti nel morale per le due vittorie consecutive in campionato, partivano a testa alta fiduciosi che quanto fatto in allenamento poteva dimostrare anche di fronte al Padova, squadra non dimentichiamo costruita per vincere il campionato, che il Matelica in serie C può competere con tutti anche con squadre blasonate come i biancoscudati veneti.

Il Padova non è il Legnago e si vede dal gioco che subito inizia a macinare in campo,

Mandorlini, il mister con trascorsi in serie A nell’Inter ma anche in altre squadre, sa che le partite si vincono in mezzo al campo e schiera un 3 – 5 –2 molto solido forte anche delle due punte Nicastro e Bifulco sicuramente di categoria superiore ed entrambi in gol tanto per certificare la loro propensione al gol.

Dispiace solo costatare che entrambi i loro due gol potevano essere evitati con un po' di attenzione in più.

 il primo,  quello che ha spianato la strada alla vittoria del Padova, con questa vittoria ora capolista del girone B della serie C, arriva dopo appena nove minuti giocati, da un lancio dalla trequarti che coglie totalmente impreparata la difesa del Matelica, Nicastro ai margini dell’area di porta si trova solo soletto e non gli par vero di appoggiare facile facile di testa alle spalle di Martorel.

Il Padova marpione cerca di sfruttare il momento psicologico favorevole e Jelenic in piena area al minuto 13 cerca il tap – in vincente, ma capitan De Santis chiude il pertugio con una grande chiusura difensiva. Al minuto 16 Balestrero l’uomo della provvidenza in tante occasioni precedenti fallisce il gol dopo un azione da applausi, Volpicelli opera un break sull’uscita della difesa Patavina, situazioni critiche per i difendenti presi in contropiede imprevisto, il bravissimo attaccante napoletano serve in area Vito Leonetti, che con un tocco di classe sopraffina scarta un cioccolatino all’accorrente centrocampista genovese, il tiro di quest’ultimo è ben indirizzato, ma il piattone risulta troppo aperto, l’unico risultato è solo un brivido sulla schiena di Vannucchi estremo biancoscudato.

La solita legge non scritta è una sentenza anche questa volta “gol fallito, gol subito” corre il minuto 20, in area l’altro castigamatti Bifulco stoppa, si porta la palla sul destro malefico e la susseguente rasoiata svernicia il palo interno alla sinistra di Martorel che coperto perde un millesimo di secondo nel tuffo e vede la sfera beffarda che gonfia la rete alle sue spalle, 2 a 0 e Padova sereno e satollo dopo appena venti minuti. Al minuto 24 sempre Jelenic vuole fare il maramaldo con un gran botta si pregusta gol e cognome sul tabellino, Martorel si riscatta e fa un grande intervento.

Minuto 27 Leonetti cerca il suo primo gol, l’amico Lorenzo Bordo lo innesca bene, ma la bomba esce oltre la trasversale. L’occasione più bella capita al minuto 37 a Volpicelli che di solito dal limite la mette dentro questa volta Vannucchi si salva ancora vedendo la folgore uscire alla sua sinistra di qualche centimetro. Il gol avrebbe riaperto la gara, ma il tempo finisce e si va negli spogliatoi,

Padova molto contento perché ha raccolto il massimo con il minimo sforzo.

Il Matelica ritorna in campo deciso a spaventare un po il blasonato avversario e dal 4 minuto al 9 ha ben tre occasioni per accorciare sempre Bordo la mente e Leonetti il braccio, ma Vannucchi di riffa o di raffa riesce nel suo personale clean – sheet, letteralmente lenzuola pulite, saranno pure pulite ma qui non conta solo la bravura.

La soddisfazione di mister Colavitto anche se minima vede che Mandorlini si spaventa del suo Matelica arrembante e lo costringe a cambiare modulo lo spavaldo modulo iniziale come detto 3-5-2 diventa un più rispettoso ed umile 5-3-2, abbassa gli esterni e blinda il 2 a 0 che diventa al minuto 40 un 3 a 0 in contropiede! Il gol di Buglio mette definitivamente in ghiaccio la partita. La sensazione è che se i ragazzi biancorossi non regalavano i primi sciagurati 20 minuti agli avversari avremmo raccontato l’ennesima impresa della matricola terribile, se vorrà restare tale deve iniziare a capire che in C ogni distrazione risulta fatale sul risultato finale a volte il solo grande lodevole impegno non basta!

(Maurizio Fontenova)


 

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